Interrogazione di Francesco Nucara relativa al controllo delle risorse statali destinate ai parchi nazionali e alle aree protette

Domande sul "faraone" delle Cinque Terre

Interrogazione dell’on Francesco Nucara al Ministro dell’Ambiente sulle "Iniziative per il controllo e il monitoraggio dell’impiego delle risorse statali destinate ai parchi nazionali e alle aree protette". Camera dei deputati, 30 settembre 2010

Al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:

nei giorni scorsi il Parco nazionale delle Cinque Terre è stato oggetto di un’indagine della magistratura che ha portato all’arresto di otto persone, tra le quali il presidente Franco Bonanini, con accuse che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato al falso, dall’abuso d’ufficio alla concussione;

secondo le dichiarazioni di illustri personalità del mondo ambientalista la gestione del presidente Bonanini ha rappresentato un punto di forza per la valorizzazione e la promozione dei valori ambientali, culturali e storici presenti nelle aree protette;

lo stesso Ministro interrogato si è dichiarata sconcertata dall’iniziativa della magistratura;

è innegabile lo sviluppo delle Cinque Terre in questi anni -:

di quali sistemi di controllo e monitoraggio disponga il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per verificare, al di là della riconosciuta probità delle persone, che le risorse che lo Stato trasferisce annualmente ai parchi e alle aree protette non vengano distolte su iniziative che niente hanno a che vedere con la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.

Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, ringrazio l’onorevole Nucara per l’interrogazione e debbo dire che le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto amministratori delle Cinque terre e, in particolare, il presidente Franco Bonanini, hanno destato in me profondo stupore, perché il parco delle Cinque terre è stato da sempre considerato un vero e proprio modello di efficienza e un sigillo di qualità che ha consentito lo sviluppo di un turismo sostenibile e ha portato in quel territorio crescita e benessere.

A detta di tutti, onorevole Nucara, artefice di questo successo e di questo modello (a detta di Ministri e di amministratori locali di ogni parte politica che si sono succeduti negli ultimi 15 anni) è stato il presidente Bonanini, che di quel parco ha fatto la battaglia della sua vita, una battaglia considerata, sino a pochi giorni fa e da tutti, pienamente vincente.

Quindi, per quanto mi riguarda, il presidente Bonanini si è occupato del parco e lo ha fatto negli ultimi quindici anni. Purtroppo oggi l’inchiesta della magistratura, intorno alla quale sta cominciando il consueto stillicidio di indiscrezioni, di pezzi di intercettazioni telefoniche, di voci e di illazioni, impone cautela e attenzione.

Spero che il presidente del parco possa dimostrare l’infondatezza delle accuse che gli sono rivolte e lo spero perché ho avuto modo di conoscerlo come persona corretta. Lo spero perché vorrei che venissero diradate rapidamente e pienamente le ombre che rischiano di oscurare l’immagine del parco.

Quanto poi alla richiesta dell’onorevole Nucara, che di questi temi si intende molto bene perché è stato sottosegretario e Viceministro dell’ambiente, va detto che gli enti-parco sono enti che hanno personalità di diritto pubblico. Questo implica un elevato grado di autonomia decisionale. Il controllo del Ministero dell’ambiente si esplica esclusivamente sulla rispondenza delle delibere alla legge, senza potersi in alcun modo estendere al merito delle stesse.

La vigilanza si esplica, altresì, attraverso un controllo sui bilanci che vengono valutati dal Ministero dell’ambiente, ma dopo aver superato i controlli formali dei revisori dei conti e della Ragioneria generale dello Stato.

Nuovi strumenti di controllo, tuttavia, sono previsti dal nuovo regolamento di organizzazione del Ministero che è entrato in vigore da pochissimo il quale, attraverso il riferimento alla contabilità ambientale nelle aree naturali protette, consente la verifica dei bilanci ambientali dei parchi, proprio per verificare anche l’efficacia dell’azione amministrativa e la coerente finalizzazione delle risorse.

Ciò detto, torno ad auspicare che alle Cinque terre possa al più presto essere ritrovata la serenità di gestione, anche perché il parco ha rappresentato un volano di crescita di quel meraviglioso territorio.

Informo anche il Parlamento che in data odierna, vista la situazione, ho nominato commissario del parco il dottor Aldo Cosentino, già direttore generale del Ministero dell’Ambiente.

Francesco Nucara. Signor Presidente, ringrazio il Ministro della risposta e come lei mi auguro che siano tutti innocenti. Mi auguro insieme alla sinistra e ai tanti che hanno dato solidarietà a Bonanini e a tutti gli arrestati che le stesse persone, a cominciare dal mio amico Realacci, possano dare solidarietà a quanti sono indagati, cominciando dal Presidente Berlusconi.

Non è che il Presidente Berlusconi è un delinquente perché indagato e Bonanini, che è indagato, invece è una persona per bene. Sono tutte persone per bene fino al giudizio finale. Ho chiesto, e non a sproposito, la professione del dottore, o del signor, o del mio collega geometra Bonanini. Non l’ho chiesto a sproposito, ma di proposito, perché questo potrebbe far capire cose diverse da quelle che lei mi ha detto. Vorrei capire la professione, ossia nella sua vita privata che professione svolgeva il dottor Bonanini. Poi, con molta sicurezza e tranquillità, dico che un trapiantato di fegato non può stare in carcere, e quindi dovrebbe uscire immediatamente dal carcere per tornare a casa.

Quindi, lasciamo che la magistratura svolga il suo corso e sono contento che il dottor Cosentino faccia il commissario, perché il dottor Cosentino mi ha fatto impazzire nel passato con la revisione tecnica dei bilanci del mio parco preferito, che è il Parco dell’Aspromonte, e sta a fare le pulci ad ogni spesa. Se avessimo fatto le pulci anche al Parco delle Cinque terre probabilmente quelli non sarebbero in galera.

L’ho detto prima, uno che viene chiamato faraone mi insospettisce. Non riusciamo a chiamare faraone neanche Berlusconi e chiamiamo così il presidente del Parco delle Cinque terre. Non abbiamo bisogno di faraoni. Sarà poi che la mia storia di repubblicano mi porta a non volere il re, figuriamoci i faraoni.

Quindi, la domanda finale che rivolgo a lei è: che cosa faceva nella sua vita professionale e come viveva il dottor Bonanini o il signor Bonanini o il geometra Bonanini? Da qui capiremmo molte cose.